Diario del Festival

Dall'archivio del Festival, tutte le cronache dell'edizione 2004


1 novembre 2004
Goodbye Kant!

di Daniele Miggino

Il dibattito sul rapporto tra scienza e filosofia che ha avuto luogo oggi, domenica 31 ottobre, presso l'Aula polivalente San Salvatore, ha preso spunto dal libro Goodbye Kant! Cosa resta della Critica della Ragion Pura (Bompiani 2004) di Maurizio Ferraris, docente di Filosofia teoretica all'Università di Torino. Insieme con l'autore, sono intervenuti Giulio Giorello, docente di Filosofia della scienza all'Università di Milano, Armando Massarenti, responsabile della pagina Scienza e Filosofia del supplemento culturale de "Il Sole 24 ore", Nicla Vassallo, docente di Epistemologia all'Università di Genova, Marcello Frixione, docente di Filosofia del Linguaggio e Logica all'Università di Salerno, e Michele Di Francesco, docente di Filosofia della Mente all'Università del Piemonte orientale (Vercelli).

Il volume di Ferraris, pubblicato in occasione del duecentenario della morte di Kant, affronta con ironia il pensiero di uno dei filosofi più influenti degli ultimi due secoli. «Ho insegnato per tanti anni Kant all'università», ha detto Ferraris, «ma per scrivere questo libro ho voluto sottrarmi all'adorazione del monumento per cercare di svelare alcune fallacie del ragionamento kantiano».
Ferraris accusa il filosofo di Königsberg di "scientismo", ovvero di aver dato - nel considerare il rapporto tra scienza ed esperienza - un valore sovradimensionato alla scienza. «Con la sua "rivoluzione copernicana", Kant ha preso in considerazione le leggi della matematica e della fisica di allora», continua Ferraris, «e ha detto che la nostra mente funziona allo stesso modo. Il fatto è che quelle leggi, applicate all'esperienza di tutti i giorni, sono sbagliate».
Nicla Vassallo ha inquadrato storicamente la riflessione. L'operato di Kant, dice Vassallo, come quello di Wittgenstein, Quine e di tanti altri, è volto al superamento dell'ipotesi scettica. Ma di fatto non riesce nell'impresa. Frixione ha apportato alla discussione il contributo delle conoscenze della scienza cognitiva contemporanea. «Attualmente», dice Frixione, «sappiamo che le nostre percezioni funzionano in modo molto più complesso di quello che si crede. Ma senza la scienza non si va da nessuna parte».
Il dibattito si è spostato progressivamente verso il rapporto tra scienza e filosofia, soffermandosi sul ruolo di quest'ultima nel mondo contemporaneo. «Non ci può essere un rapporto di predominanza tra scienza e filosofia oggi», dice Di Francesco, «ma di interrelazione». Anche Giorello si riallaccia a Kant per affrontare il tema della scienza: «Con buona pace di Kant, le teorie scientifiche si evolvono storicamente. Quindi, la domanda fondamentale che bisogna porsi oggi riguarda quale sia la scienza con cui bisogna confrontarsi e in che contesto».


Conferenza
Goodbye Kant! Scienza ed esperienza
Michele Di Francesco, Maurizio Ferraris, Marcello Frixione, Giulio Giorello, Armando Messarenti, Nicla Vassallo
 
 
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