Beagle, la newsletter del Festival

Dall'archivio del Festival, tutte le anticipazioni dell'edizione 2004


4 novembre 2004
Io homo, tu robot

di Ilenia Picardi

Se la tecnologia concorre a determinare l'essenza umana

H come Humanitas, T come Techné, M come Media, L come Logos. Metti insieme le quattro lettere e ottieni l'HTML, ovvero la comunicazione ipertestuale. Oggi, in un convegno alla Facoltà di Scienze della formazione, verrà affrontato il complesso tema della relazione uomo-macchina, cercando di capire come la tecnologia rende possibile nuovi tipi di relazioni e nuove identità.
"La comunicazione è l'espressione dell'intelligenza, il luogo dove l'attività umana si esprime. La parola, la radice del sapere e della filosofia." A parlare è Giuseppe O. Longo, docente di Teoria dell'Informazione all'Università di Trieste. Che continua: "Questo convegno cerca di mettere insieme due aspetti della vita che generalmente vengono scissi: uomo e tecnologia. Questi due elementi, a mio avviso, sono inseparabili. Anzi, umanità e tecnologia concorrono insieme nel determinare l'essenza umana". Sin dai tempi del Neolitico, afferma Longo, l'uomo ha modificato l'ambiente in cui è immerso. Con mano, cervello e parola ha creato gli stessi strumenti con cui poi cambiato il mondo e, viceversa, questi strumenti hanno modificato la sua vita. L'Homo sapiens è un essere in divenire, in continua trasformazione culturale e biologica, oggi sempre più Homo tecnologicus.
Pertanto, niente paura dei robot. "Anche se di recente si è stabilita una vera e propria simbiosi tra uomo e tecnologia – continua lo studioso – tra queste non esiste alcuna contrapposizione. Il problema, caso mai, sta nell'aumento della velocità dello sviluppo tecnologico. Le trasformazioni sono infatti così rapide da non dare il tempo di abituarsi, fino al punto di generare sofferenze legate alla sensazione di vivere in un ambienti artificiali." Si tratta quindi, secondo Longo, di capire questo disadattamento e la sua dinamica. Se per alcuni queste tendenze significano una perdita progressiva di funzioni e di capacità, per altri le perdite sono compensate dall'acquisizione di nuove potenzialità e dal passaggio a un nuovo stadio evolutivo. La macchina in questa visione non è altro che un'appendice umana, una valida collaboratrice. Un esempio sarà presentato oggi nella conferenza di Vincent Riguad che, nel parlare di crisi ambientale ed energetica, presenterà i robot come uno strumento per lo sviluppo del monitoraggio e della protezione marina.

Conferenza
HTML. Tecnologie umane dell'insegnare, apprendere, comunicare.
Pino Boero, Renza Cerri, Pierre Levy, Giuseppe Longo, Davide Parmigiani

Conferenza
Applicazioni della robotica marina per la protezione del nostro pianeta.
Vincent Rigaud
 
 
Testi a cura del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste.
Coordinatore: Nico Pitrelli. Redattori: Daniela Cipolloni, Ilaria Fazi, Ilenia Picardi.
 
 
vedi precedente
english version contatti edizione 2003creditsarea riservata