Spettacolo

giovedì 4 e venerdì 5 novembre, ore 20:30
Teatro Duse
Via Nicolò Bacigalupo, 6

Scienza magica

Tre illusionisti sperimentano incredibili numeri
Bustric (Sergio Bini), Ray Graham, Marco Tempest

Tre illusionisti si esibiscono in altrettanti numeri dando vita a uno spettacolo tecnologico, magico, poetico e scientifico al tempo stesso, realizzato dal Festival della Scienza in collaborazione con l'Associazione culturale Sarabanda e Boris Vecchio, suo direttore artistico. Lo spettacolo si può dividere in tre momenti, che presentano l'illusionismo attraverso sviluppi e interpretazioni molto diversi tra loro. Nella prima parte viene presentata la magia nella “quotidianità”, nella seconda la magia è vista come espressione di qualcosa che sta sul crinale tra magia e tecnologia e nella terza vengono utilizzati mezzi tecnologici ancora più avanzati. Lo spettacolo si apre con l'illusionista irlandese Ray Graham, che presenta fenomeni fisici piuttosto comuni mettendo in luce l'intrinseca “magia” della vita quotidiana. Il potere della gravità, la forza della pressione, l'importanza del fuoco sono mostrati da un personaggio che, lungi apparentemente dall'essere un mago, è il primo a sorprendersi di simili fenomeni. L'italiano Bustric tiene una “conferenza magica” sull’arte dell'inganno: in un mondo magico ai maghi di professione non resta che il “gioco del teatro” dove la magia è solo nel pensiero, perché un mago è prima di tutto un attore che recita il ruolo del mago. Se poi qualche gioco di prestigio riesce davvero… tanto meglio, un pò di fortuna serve a tutti. Se poi si scoprirà come alcuni inganni permettono la magia, si capirà che questa per essere davvero “magica” ha bisogno di ricerca e studio paziente proprio come la tecnologia. Infine il newyorchese Marco Tempest esplora il confine tra scienza ed illusionismo facendo esperimenti con fenomeni come l'inerzia, l'antigravità, i laser e così via. Stupisce il pubblico interagendo con monitor, computer, effetti laser e avanzate tecnologie per creare incredibili illusioni. Marco Tempest, grazie all’alto contenuto tecnologico dei supporti video del suo spettacolo, analizza innumerevoli fenomeni scientifici e compie una sorta di viaggio immaginario nella scienza, illustrando le più grandi invenzioni dagli anni Settanta ai nostri giorni. Per far questo, ricorre al continuo passaggio dal mondo “umano” a quello virtuale, creando così un dualismo tra la realtà del palcoscenico e quella dei mega schermi di cui si serve nei suoi show.

Ray Graham – Irlandese, illusionista e prestigiatore, ha studiato ingegneria, lavorando per un periodo in questo settore. Nel 1978 si trasferisce in Danimarca, dove entra in contatto per la prima volta con il Festival of Fools (“Festival dei giullari”) e decide di sperimentare la carriera d'illusionista, in cui avrà come modelli di riferimento Buster Keaton, Tommy Cooper e, soprattutto, Monty Python. Inizia a lavorare con il clown danese Knud Andersen esibendosi con lui in molte tournée europee. Nel 1984 si trasferisce ad Amsterdam per unirsi all'ONK (noto gruppo di teatro di strada). Dal 1985 lavora per lo più da solo, partecipando anche a produzioni di grande rilievo, quali il Boulevard of Broken Dreams, un festival itinerante, multiculturale che è stato portato in tournée in Europa e negli Stati Uniti. Alle esibizioni individuali affianca da alcuni anni quelle con il gruppo RAREnterprises da lui fondato, specializzato in teatro d'animazione.

Sergio Bini in arte Bustric – Laureato alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Bologna, frequenta a Parigi la scuola di circo di Annie Fratellini e Pierre Etaix e quella di pantomima di Etienne Decroux e a Roma la scuola di Roy Bosier, poi studia con Jon Strasberg "actor studio". È autore, interprete e regista degli spettacoli che mette in scena con la compagnia teatrale da lui creata, “la compagnia Bustric". Bustric compone i suoi spettacoli, generalmente scritti e interpretati da lui stesso e usa varie tecniche: dal gioco di prestigio, alla pantomima, al canto, alla recitazione. Il gioco e l'elemento di abilità non sono mai inseriti come dimostrazione fine a se stessa, ma servono a raccontare la storia riempiendola di sorprese, di cose buffe e inattese. È un teatro colorato e comico, a volte poetico, certamente unico. Con i suoi spettacoli è stato in gran parte dell'Europa, dalla Spagna alla Norvegia, in Somalia, Cile, Uruguay, Brasile, Argentina, America del Nord. Gli spettacoli possono essere rappresentati sia in lingua italiana che inglese o francese. Lavora nel cinema dove è stato interprete di film da Oscar come La vita e Bella di Roberto Benigni e film nascosti come Quartiere di Silvano Agosti. Alla televisione recita in vari sceneggiati, è protagonista di una serie dal titolo Questa casa non è un albergo ed è stato varie volte ospite di trasmissioni e talk show, come il Maurizio Costanzo. I suoi spettacoli possono essere a tema come La meravigliosa arte dell'inganno, dove il filo rosso è rappresentato appunto da inganni di ogni tipo, da quello storico a quello d'amore, o di pura fantasia come Atterraggio di fortuna, dove il pubblico diviene passeggero di un aereo che sta per precipitare e tenta così un atterraggio di fortuna, o anche storici, come Napoleone Magico Imperatore, metafora di potere e astuzia. Inventa una serie di spettacoli musicali, da Pierino e il lupo di Prokof'ev rappresentato con l'Orchestra della Toscana, al concerto-spettacolo Variété di Mauricio Kagel diretto da Sandro Gorli. Firma la regia del Don Giovanni di Mozart in Colombia e recita nel ruolo di Ambrogio, servitore di don Bartolo nel Barbiere di Siviglia rappresentato all'Arena di Verona. Scrive commedie come Ghiaccio in Paradiso che saranno rappresentate autonomamente da altre compagnie.

Marco Tempest – Avventuriero, scienziato, uomo di spettacolo, sognatore ed eroe… Non c'è nessuno come Marco Tempest. La sua fantasiosa combinazione di immagini generate al computer, video, musica e arte scenica con la sua visione particolare della vita futura è creativamente unica e ineguagliata nell’ambito delle arti dal vivo. Nessun altro unisce l'incredibile acume tecnico con l'arte dell’uomo di spettacolo, le abilità fisiche e il carisma di Tempest. Con tutto il suo talento è strabiliante che sembri divertirsi a deridere se stesso e tutti i suoi meravigliosi giochi di prestigio. Marco si emoziona molto a piegare la realtà fino ai suoi limiti. L'immagine è nello schermo oppure è di fronte? Il ruolo del mago è quello di essere in grado di far diventare i sogni reali, prima che lo faccia la tecnologia e in questo senso Tempest è sempre oltre, un passo avanti a noi. Una cosa è essere capaci di impossessarsi di un'arte antica, di cui già altri prima si sono occupati e un'altra è dominare un’arte che sta nascendo e cambia momento dopo momento, inventandola ed impadronendosene. Questo è un talento davvero speciale, dato a pochi: Marco Tempest è uno di questi pochi. Inizia ad esibirsi molto giovane. All'età di 22 anni ottiene il prestigioso New York World Cup of Magic, che lo rende noto in ambito internazionale. La sorprendente precisione e immaginazione insite nel suo lavoro lo hanno sempre differenziato dalla massa. Sembra avere un senso soprannaturale e “magico” nel capire ciò che sarebbe giusto per una data situazione, nell'ambito di un meeting, per un particolare pubblico, in una particolare installazione. Ha un modo particolarmente vincente di coinvolgere il pubblico nelle sue escursioni magiche nella terra tecnologica del domani.

Consigliato a scuole elementari, medie, superiori, adulti.

Realizzato con la consulenza di Boris Vecchio

La serata prosegue poi a Mentelocale (Palazzo Ducale), dove gli artisti
andranno a cena



Ingresso: Fuori abbonamento. Per informazioni vedi Biglietti Festival. Per prenotazioni www.happyticket.it

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