Diario del Festival

Dall'archivio del Festival, tutte le cronache dell'edizione 2004


8 novembre 2004
I miraggi del cervello

di Giorgio Boratto

Qualche giorno fa si è affrontato su questo sito il tema della commistione di saperi diversi. Domenica 7 novembre, nel Complesso di Sant'Ignazio, la divulgazione è passata attraverso l'incontro tra scienza ed arte.
Per il ciclo di eventi denominato CircoScienza, promossi dall'Associazione Culturale Sarabanda, si sono incontrati Giberto Chirico – docente universitario del dipartimento di Fisica dell'Università di Milano - e Ray Grahame - giocoliere prestigiatore- per parlae di illusioni ottiche. Ci hanno raccontato con due linguaggi diversi cosa succede ai nostri occhi e alla mente guardando certe figure o nel caso certi 'giochi di prestigio'.

Dietro le illusioni, come nei giochi di magia, c'è un sapere scientifico, per questo oggi erano presenti molti bambini, con i genitori tutti attenti e interessati a quello che succedeva davanti ai loro occhi.

Prima teorema: è bene sapere che non sempre le cose sono come appaiono. Ray Graham si presenta con il primo gioco divertente: fa tagliare le estremità, i due capi di una corda ad un bambino e quindi annuncia: «Ecco ora ho una corda senza estremità!». Chirico invece invita i bambini in prima fila a vedere cosa c'è sotto una vaschetta trasparente ricolma d'acqua. Non bisogna toccarla, l'acqua non deve strabordare. Cosa si vede? Qualcuno azzarda una risposta. Ma non si dovrebbe vedere nulla poiché la luce non attraversa l'acqua. Lo stesso principio che non ci permette di vedere oltre l'acqua quando siamo immersi: abbiamo un effetto specchio e, se non la chiglia di una barca che attraversa la superficie d'acqua, noi non vediamo oltre. Era il disegno di una bottiglia.

Oggi si capisce come molte illusioni ottiche siano illusioni mentali: è il nostro cervello che guida la vista conformandola ad una ragione stereotipata. Insomma, vediamo cose inesistenti.

Il fenomeno del miraggio è invece prodotto della rifrazione della luce. Giberto Chirico aveva preparato tutto per bene; aveva sciolto un kg di zucchero in poca acqua e poi illuminando un oggetto sopra alla stessa acqua avrebbe dovuto ottenere un immagine riflessa sul muro di fronte...niente. Il rischio dello scienziato illustrato prima che perde la faccia. Ma no, il fenomeno sicuramente lo hanno già visto tutti, magari su una strada asfaltata d'estate che appare come uno specchio. Chirico è salvo.


Spettacolo
CircoScienza
 
 
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